la donna urlatrice

la Regina delle scarpe

la donna delle sfide

la donna uccello blucobalto

la donna muta

la ballerina del miracolo

la contorsionista

la donna del tempo

la donna degli equilibri

la donna dei colori

la donna più alta del mondo

la donna stampa sorrisi

narratoreprassagora

la donna cavallo

la donna della lontananza

Da Aristofane al Circo

Autore: Aristofane Anno: 393 a. C.
Ubicazione: Atene
Politica: Tutto il potere alle donne
Economia: Non esiste la proprietà, si pratica il comunismo dei beni di consumo e delle persone
Popolazione: I greci del IV secolo a. C.
Lingua: Greco
Caratteristiche: In questa utopia, antifemminista e anticomunista, se un uomo vuol fare l’amore con una donna giovane deve prima soddisfare una donna anziana.
(questa parte verrà ampiamente discussa all'interno del gruppo e scartata come ipotesi di lavoro perché troppo maschilista)

Cosa succede se un gruppo di donne si incontra e decide (parla/pensa/crede) che il mondo non va bene?
Non piace più la società in cui si vive e bisogna fare qualcosa per modificarla. Poiché gli uomini sono quello che sono, è tutto nelle loro mani va come peggio non potrebbe, rimane un unica salvezza: che le donne prendano il potere e facciano esattamente il contrario di quello che avevano fatto sempre gli uomini. La società degli uomini aveva costruito la famiglia e la proprietà: e la donne accortamente distruggono questi due pilastri della società. Donne e beni in comune.
Per rimediare alle ingiustizie sociali nella distribuzione della ricchezza, tutti porranno in comune tutti i mezzi di vita, beni mobili e immobili; e la patrimonio comune, amministrato dalle donne, tutti attingeranno in parti uguali. Così, fra l’altro, nessuno avrà più motivo di rubare ciò di cui egli stesso è padrone... e non ci saranno più cause, multe e tribunali, poiché gli interessi di tutti saranno comuni e nessuno avrà bisogno di ingannare o defraudare l’altro. Le sedi dei Tribunali saranno adibite a sale pranzo, dove tutti andranno a banchettare a spese dello Stato: il sorteggio stabilirà dove ciascuno debba recarsi. E tutti saranno contenti e soddisfatti in tutto.
Cambiare sarebbe la soluzione migliore, invece le donne fautrici della “conservazione” decidono che il modo migliore è tenere tutto così com’è.

La scena si apre con l’attesa e mai man mano il mondo si popola di strani personaggi, ognuno con la sua rivendicazione rivoluzionaria. Che non vuole cambiare nulla.
Strana cosa si chiede: mettere tutto in comune beni e persone. Possibile?
Il baratto è la soluzione. Baratto di ciò che si possiede. Il proprio corpo la propria anima la propria testa.
Cosa sappiamo fare?
Esilerante parodia dell’Assemblea delle donne di Aristofane
Sfilare in pista e offrire in pasto allo spettatore il proprio numero
Una moltitudine di volti e di corpi di donne prigioniere del loro ruolo.
Una donna sola sulla scena attende le sue compagne
Una alla volta le donne con il proprio bagaglio una valigia di piccoli oggetti significativi. Il costume con il quale si vestiranno durante il proprio numero.
Semplici azioni per raccontare di sé.

E così nascono i personaggi di questo piccolo circo